La medina di Fes (in lingua araba, Fes el-Bali) è una delle medine più antiche e grandi del mondo. È composta da un labirinto di angusti vicoli, tutti molto simili, ma tutti unici nei propri dettagli e nella loro bellezza. Proprio per questo motivo è tutta da scoprire e se siete degli appassionati camminatori, siamo sicuri che – proprio come noi – macinerete chilometri e chilometri per godervi senza stress tutte le bellezze nascoste che si possono trovare con pazienza fra le strade della medina.
Vogliamo innanzitutto ricordarti che visitare la città antica di Fes per un turista è diciamo “abbastanza impegnativo”, perché ci si confronta con una cultura totalmente diversa dalla nostra, con modi di fare e usanze tipiche, e vi sentirete letteralmente immersi in un mondo diverso e per alcuni versi molto distante dal nostro.
Quello che ti consigliamo è anzitutto di dare un’occhiata al nostro articolo “4 cose da sapere assolutamente prima di visitare Fez (e la sua città antica)”: bene, ora che sei pronti e che hai capito un po’meglio qualche trucchetto per non sentirti completamente disorientato nella medina, è arrivato il momento di scoprire tutte le fantastiche tappe che non possono mancare nel tuo itinerario.
- Bab Boujloud (la porta azzurra): è sicuramente – insieme alle concerie di cui ti parleremo fra poco – il simbolo più iconico della città. Eretta nel XII secolo, questa è letteralmente la porta di ingresso per la città antica: da qui prendono origine le due strade principali della città – rumorose e brulicanti di negozi e di bancarelle di ogni sorte: si tratta di Talaa Kebira (Grande Pendio), sulla sinistra, e Talaa Seghira (Piccolo Pendio) sulla destra, che ti consigliamo sempre di prendere come punto di riferimento per tornare sulla retta via quando ti sentirai sperso fra i vicoli.
Noi ci siamo fermati qui per qualche foto di rito, molto tipiche e colorate, grazie anche alle particolari piastrelle color verde e blu, che vedrai molto spesso arricchire edifici e monumenti della città vecchia.
- Le concerie: Fes è celebre per le sue concerie che sono persino diventate patrimonio dell’Unesco. Incredibile!
Le più grandi – le Concerie Chaouwara – meritano indubbiamente di essere visitate perché rappresentano uno degli ultimi esempi di concerie tradizionali esistenti al mondo: esse sono composte da tantissime vasche in pietra disposte a forma di alveare, una accanto all’altra.
Ogni vasca contiene contenenti liquidi e coloranti diversi, e coloro che lavorano le pelli vi si immergono dentro quasi integralmente per decolorare, pulire e ricolorare le pelli che poi vengono lavorate per creare accessori e indumenti di ogni tipo.Ma ti starai chiedendo: “che tipo di liquido c’è nelle vasche?”
Spesso nelle vasche ci sono liquami (derivanti in particolare da urine) contenti un alto tasso di ammoniaca che serve a decolorare e ad ammorbidire le pelli. Assurdo, vero?Proprio per questo l’odore lì nei paraggi non è dei migliori: a noi è stato dato un rametto di menta da tenere sotto il naso, per rendere più piacevole la permanenza. Ce lo ricorderemo!
- Visita i mercati tipici (souk): nei souk di Fes puoi trovare qualsiasi cosa. Intendiamo davvero qualsiasi cosa. Frutta, verdura, polli, galline, asinelli a spasso, prodotti di qualsiasi tipo, e non solo di natura alimentare.
Ci sono persino bancarelle che vendono scarpe “Nike” o di altre marche famose, palesemente contraffatte, come se nulla fosse e alla luce del sole. Non ci siamo informati troppo, ma evidentemente le autorità non fanno troppo controllo in questo senso.Una cosa sicuramente degna di nota sono le spezie e gli oli che si possono trovare: noi abbiamo fatto scorta di olio di argan e di Henné.
- Moschea ed Università al-Quaraouiyine: si tratta della mosche più grande dell’Africa ancora in uso (se ti piace visitare le moschee non perderti il nostro articolo sulla Grande Moschea di Abu Dhabi) e può ospitare oltre ventimila credenti
L’università annessa alla moschea è stata anch’essa annoverata fra il patrimonio dell’UNESCO ed è stata una delle più illustri nel periodo medievale. La sua biblioteca è una delle più antiche del mondo e contiene più di 30.000 libri, tra cui un Corano del IX secolo.
Sia la mosche che l’università venendo costruite per mezzo della donazione dell’eredità di una donna generosa, Fatima al Fibri, che ancora oggi viene ricordata per la sua donazione.